Carlo Calenda, il leader del partito Azione, parla del suo rapporto con Matteo Renzi e di come si siano allontanati. Nell’intervista rilasciata al ‘Corriere della Sera‘ emergono indiscrezioni sui motivi del distacco.
Le parole di Carlo Calenda
“Io sono un grande estimatore di Renzi premier: il più riformista della storia della Repubblica. Abbiamo fatto moltissimi errori politici, me compreso. Ma non condivido una scissione varata dopo che il Pd aveva fatto quello che aveva chiesto proprio Renzi”. Secondo i sondaggi politici di queste ultime settimane di Ipsos, emerge un dato solo pochi mesi fa impensabile. Mentre Calenda con il suo partito entrerebbe in Parlamento senza grossi problemi, Italia Viva sembrerebbe condannata a restarne fuori.
Carlo Calenda parla di coerenza politica premiata e coraggio nel prendere decisioni difficili. “È uno dei casi in cui piano piano la coerenza di una posizione politica molto difficile paga, e pagherà molto di più. Alle elezioni supereremo l′8% di Scelta civica: stiamo facendo un percorso di raccolta dei voti sul territorio e non di alleanze sbagliate, che poi è la strada che ha premiato Meloni e Salvini“.
Il rapporto di Calenda con gli altri leader politici
Il rapporto del leader di Azione con le altre forze politiche è molto confuso. Ricorderete poche settimane fa un brutale attacco verbale di Carlo Calenda nei confronti di Matteo Salvini e della leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni. In quell’occasione il leader della Lega era stato definito un totale incapace mentre la sua alleata paragonata, leggendo tra le righe, ad una ‘donna da bar’.
Questo però è storia di qualche settimana fa. In questi ultimi giorni infatti, Calenda ha deciso che Salvini e Meloni sono da difendere contro i ‘sinistri’ e cerca un avvicinamento politico.
La fine dell’idillio con Matteo Renzi
La vecchia stima e l’iniziale alleanza tra Calenda e Renzi è miseramente naufragata da almeno un anno. le parole del leader di Azione sono chiare: “Abbiamo smesso di parlarci. Non ho un problema personale, solo che non condivido niente di quello che fa“. Difficile quindi vedere i due unire le forze per avere un peso politico maggiore.
Carlo Calenda conclude auspicando una unione tra forze centriste per dare una alternativa al Governo Conte o Salvini: “Penso che Azione, +Europa e altre forze popolari e moderate possano far nascere un centro per la ragionevolezza. Se gli italiani si trovassero di nuovo a scegliere tra Salvini e il governo di Conte con alle spalle Casaleggio il Paese sarebbe finito“.
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