Giorgia Meloni, fiume in piena: “Aspetto un immediato intervento”

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Giorgia Meloni e Matteo Salvini alleati centro destra
Giorgia Meloni e Matteo Salvini

Giorgia Meloni solidale con l’alleato Matteo Salvini

Giorgia Meloni va in aiuto del leader della lega. A tener banco in queste ore è lo sfogo che Matteo Salvini ha fatto in diretta riguardo le intercettazioni che hanno coinvolto alcuni magistrati. Nel dettaglio, alcune Toghe sono state ‘pizzicate’ in una chat mentre, pur dando ragione all’operato di Salvini, si sono accordate per attaccarlo. In aggiunta a questo gravissimo fatto si sommano gli epiteti poco lusinghieri nei confronti del senatore.

Giorgia Meloni chiede giustizia

Definendo queste intercettazioni un vero e proprio ‘insulto allo Stato’, la leader di Fratelli D’Italia si chiede come mai, in un paese come il nostro, non ci sia stata alcuna reazione da parte del Governo. Pur facendo una distinzione chiara dicendo che le “mele marce” sono la minoranza e che la maggior parte dei magistrati riesce perfettamente a rispettare la separazione dei poteri, definisce questo atteggiamento inaccettabile.

E’ inaccettabile che dei magistrati dicano che l’allora ministro dell’Interno debba essere attaccato penalmente, per calcolo politico, anche se agiva correttamente. In uno Stato normale questi personaggi sarebbero cacciati dalla magistratura. Mi aspetto un immediato intervento del Csm e del presidente Sergio Mattarella“.

La notizia trapelata dal quotidiano La Verità

A dare grande risalto a questo fatto ci ha pensato il giornale La Verità. Per primo ha pubblicato le intercettazioni accendendo un campanello d’allarme sull’operato di alcuni magistrati impegnati nella causa contro Matteo Salvini.

Giorgia Meloni ha preso la palla al balzo per proporre di operare finalmente una riforma della giustizia che divida una volta per tutte le Toghe dai fatti politici. “La prima cosa da fare è liberare la magistratura dal cancro delle correnti, dal mercanteggiamento di poltrone e dai giochi di potere della politica“.

Tutto questo aumenterebbe molto la possibilità da parte dei politici in carica di poter lavorare senza la spada di damocle di una giustizia condizionata da diverse correnti di pensiero. Teoricamente, una decisione per la nazione è giusta o sbagliata, ma va punita solo se presa in modo fraudolento o con troppa leggerezza. In questo caso specifico si parla di un Ministro degli Interni in carica. Nel pieno potere del suo ruolo, decide di chiudere le frontiere a sbarchi clandestini ed incontrollati.

Il fatto che delle navi ONG hanno deciso di sostare per giorni di fronte alle coste italiane, non ha nulla a che fare con il Decreto Sicurezza. Poco più di un anno fa, se ricordate, hanno firmato e condiviso il DL anche una parte del governo in carica. Voi siete d’accordo con Giorgia Meloni? Fatecelo sapere cliccando QUI e schiacciando la stellina per rimanere informati su VNL Magazine, app di Google News e visitate il nostro sito.