Lilli Gruber spara a zero sul centrodestra
Durante la trasmissione di La7 Otto e mezzo, Lilli Gruber attacca il centrodestra sulla manifestazione che è stata fatta a Roma per festeggiare la festa della Repubblica. In particolare se la prende con il leader della Lega Matteo Salvini e l’alleata Giorgia Meloni. Insieme all’ospite della trasmissione Marco Travaglio, spara a zero sull’organizzazione della manifestazione.
Le parole al veleno della conduttrice di La7
“Lo trovo inquietante. I leader di Lega e Fratelli D’Italia non hanno dato il buon esempio. Le misure di sicurezza sono valide ed esistono sempre, ricordiamolo. Portare la mascherina, no agli assembramenti, rispettare le distanze di sicurezza. Non abbiamo visto nulla di tutto questo“. Queste le parole che Lilli Gruber si è premurata di dire durante la diretta. Il suo disaccordo con la corrente del centrodestra è oramai cosa risaputa così come la bagarre che alimenta ogni volta che parla di Matteo Salvini. Il suo commento trova terreno fertile anche nell’ospite in collegamento.
Per l’occasione infatti si è collegato il direttore del Fatto Quotidiano Marco Travaglio. Prendendo la palla al balzo infatti rincara la dose dicendo che la maifestazione è stato uno sbaglio. Neanche tanto velatamente lancia una provocazione: “Speriamo che non si inneschino dei nuovi focolai a Roma“. Con queste parole lascia intendere che, nel momento in cui il virus dovesse ripresentarsi nella Capitale, tutto sarebbe riconducibile alla manifestazione del 2 giugno.
Marco Travaglio fa due pesi e due misure
Le parole di Marco Travaglio continuano definendo la manifestazione di ieri come la “festa della disunità nazionale“. Secondo il direttore del Fato quotidiano ci sono differenze sostanziali tra gli assembramenti del 25 aprile del centrosinistra e quelli di ieri nella manifestazione di Lega e Fratelli D’Italia. Nei primi infatti il rischio di contagio è stato minimo in quanto le persone si erano incontrate ed avvicinate in maniera disorganizzata. La festa di ieri invece, essendo organizzata (dal centrodestra n.d.r.) ha creato un grave rischio per i cittadini.
Questo passaggio a noi non è però molto chiaro. Se, in piena pandemia l’assembramento del 25 aprile è stato largamente tollerato e non demonizzato dai media, non riusciamo a cogliere la differenza con i capannelli di persone che ieri, nella fase 3, hanno manifestato gioiosamente e senza arrecare danno alle piazze che li ospitavano. Nonostante si usino due pesi e due misure, per dovere di cronaca possiamo affermare che è stata una festa della Repubblica di unione, contrariamente a quanto detto da Travaglio. Nord e Sud insieme per chiedere di essere ascoltati ed avere la possibilità di tornare a produrre.
Voi avete visto la trasmissione? Cosa ne pensate? Fatecelo sapere e, se volete seguirci, cliccate QUI e schiacciate la stellina per rimanere informati su VNL Magazine, app GRATUITA di Google News. Per chi volesse rivedere i passaggi salienti della puntata può farlo a questo link.