Lilli Gruber, altro agguato al Centrodestra
Nel programma Otto e Mezzo, condotto da Lilli Gruber, va in onda l’ennesimo attacco contro il centrodestra. Ospite della serata il neo direttore della Stampa Massimo Giannini che accusa immediatamente Salvini e Meloni di essere degli irresponsabili. le parole del giornalista, neanche a dirlo, fanno subito gongolare la presentatrice di La7.
Massimo Giannini parla del coronavirus
Incalzato dalla padrona di casa, Massimo Giannini parla del coronavirus e del senso di responsabilità che, a suo dire, è stato scarso nelle file del centrodestra. “Da Matteo Salvini un senso di responsabilità ad intermittenza. Dalla manifestazione del 2 giugno a Roma del centrodestra assembramenti e selfie senza mascherine e lui se ne risente e risponde con un me ne frego. Ma la stessa cosa, purtroppo, accade pure con Giorgia Meloni che non scaricherà l’app Immuni, come se questo tema potesse essere oggetto di scontro politico tra maggioranza e opposizione. Non sbattetevi in faccia il dolore degli italiani, almeno questo risparmiatecelo. E invece…“.
Parole al veleno su fatti che in realtà erano già stati ampiamente affrontati in molte altre trasmissioni. Il disco è sempre lo stesso: manifestazione del 2 giugno, distanziamento non mantenuto etc… Quello però che non si dice è l’impatto che il 2 giugno ha avuto sulla curva dei contagi.
Il centrosinistra ha immediatamente demonizzato la manifestazione e persino il Premier Conte aveva espresso il suo dissenso credendo che ci sarebbe stato un aumento dei casi da Covid-19 causati proprio dall’assembramento della manifestazione. A quasi un mese dall’evento, si può però constatare che le paure della maggioranza erano infondate.
L’app Immuni ed il problema Mondragone
Il secondo attacco messo in piedi dal diretto re della Stampa Massimo Giannini riguarda la tanto discussa app Immuni. Sia Giorgia Meloni che Matteo Salvini hanno annunciato che non la scaricheranno. E questo non per un fatto ideologico, ma per una questione che riguarda la privacy di ogni cittadino. Al momento infatti non vi è alcuna certificazione da parte del Governo che tuteli gli italiani sul lato sicurezza dei dati personali.
Il diniego della leader di Fratelli D’Italia, portato ad esempio da Giannini, è la conseguenza di una decisione della maggioranza presa con poca chiarezza. In realtà, per rendere l’App Immuni sicura, non ci vorrebbe molto. Lo Stato italiano ha tutti i mezzi per rendere cristallino il funzionamento e l’utilizzo dei dati raccolti. La domanda del centrodestra però sorge spontanea : perché non si fa chiarezza? A questo, al momento, non abbiamo risposte.
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