Massimo Giletti, minacce dal boss Gravino: “Se lo avessi saputo prima…”

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Massimo Giletti su La7 con Non è l'Arena
Massimo Giletti presenta Non è l'Arena

Giletti riceve minacce dal boss Gravino: notizia riportata dalla Repubblica

È di qualche ora fa la notizia della Repubblica secondo cui Massimo Giletti ha ricevuto minacce dal boss Gravino. Oggi in galera, Filippo Gravino tuona “Ha rotto la m….” dopo le puntate di Non è l’arena. Oltre ad avercela con il presentatore, il malavitoso si smagliante contro Nino Di Matteo.

La testimonianza di  Massimo Giletti

Di quanto accaduto, Giletti ne ha avuto contezza solo leggendo la notizia dal quotidiano la Repubblica. E così,  oltre a domandarsi quanto normale sia apprendere una simile cosa dalla bocca dei giornali, il presentatore ha detto la sua in merito.

Quanto accaduto, dice Giletti “Lo ritengo grave. Quelli degli agenti del Gom sono ascolti che risalgono a maggio, ora siamo a luglio: non mi pare proprio normale che io non ne abbia saputo nulla. Quello che è grave è apprendere informazioni così delicate da un giornale piuttosto che dallo Stato e dalle istituzioni competenti. Pretenderei una maggiore attenzione da parte di chi ha sulla sua scrivania questo tipo di informazioni. In questa storia quello che pesa è per l’ennesima volta il silenzio delle istituzioni competenti. Mi è sempre rimasta impressa una frase della moglie di Totò Riina: alla fine scoprirete che i peggiori non siamo noi“.

Ci va giù pesante il presentatore,  ma sappiamo che in fatto di personalità non è certo uno che le manda a dire.

il riferimento a Bonafede

Impossibile poi non finire su Alfonso Bonafede,  definito dal boss come un ministro capace di fare il suo lavoro, mentre il resto dei colleghi rompe le scatole (per usare un eufemismo rispetto ai termini con cui si è espresso il boss).

In tal guisa, secondo Giletti, se le cose vanno in questo verso allora la posizione che lui stesso ha assunto in alcune circostanze non poteva che essere giusta. Motivo per cui si dice ancora più felice di aver permesso a Di Matteo di dire la sua. E a chi gli chiede se in un Paese normale Bonafede si deve dimettere, Giletti rammenta che l’Italia  tutto è fuorché un paese normale. E Bonafede dovrebbe rispondere davvero a molte domande.

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